eccetera. E

Lord Byron al Ponte dei Sospiri

la situazione x terribilmente
brevi la rotaia e l’arco
dimezzato il cervello ma il lavoro
solco di apostasie fioccavano
le fucilate sarebbe
bastato dilatare adesso
l’angolo morto e ferito gli occhi
mi si spalancarono davanti dissi
nero marzo e aprile
gocciolanti le procuratie che tanto
era uno scherzo (il mare) per l’ultima volta
e ritrovarsi con l’abbraccio in mente
dei cesari la spada
è dura nel commercio / rise
dei lupi travestiti ma contando
si sa chi resta

1

ha incognite balorde
(lo squilibrio)
secondo il caso degli occhi la distanza
rovesciata piramide indotta
una catabasi almeno (tenerle
sgombre le arterie
tracciarla
una spirale Buck
non leggeva i giornali, un richiamo   )
e invadere un altro
buio le piastre
secche di malaria
nel turbine di sabbia
l’uomo azzurro
appena
compiuta la prima dentizione
si lascerà il bambino in assoluta
tra le piaghe i bianchissimi del retto
e le feconde
crisi urinarie

2

o suscitare febbre con le dosi che ognuno poteva:
vertice b se un uomo
sappia sedurre o limitarsi
nelle tentazioni
se il midollo
(e colorata la parete interna)
le finzioni
alla base orsino / viola
orsino / cesario che al momento
era questione di vesti
ma la scena
maschio che fosse o femmina
richiedeva un interprete e cambiando
genitali anche l’illusione

3

cioè dubitando è salita di prezzo
la forma dell’inerzia (è un indumento
il collo?
svergognò più di un passante
poi si arrese
e non leggendo i giornali
felicemente si arrese / dove inizia
la nuova ipotesi: che sorga,
il dubbio, dal proprio annientamento e non vi sia
differenza nel fatto
che già nell’età media e dunque transitoria
si mangiassero vermi e che i vermi
hanno alcune volte mille piedi
(procuratie pelose)
e che a lui (tal dei tali) gli toccasse
mangiare come a un verme le montagne
bere il mare vomitare
sul collo degli uccelli (problema
che pare non ammetta soluzione
secondo la norma ma è tanto
dispiaciuto che ne piange

4

secondo la norma rifugiando nell’
autopunizione rifiutando l’au
torità del ricatto
inventando
ciascuno la propria magia:
la cupra
di cui si cercava l’esclusiva
(disposti a pagarla in dinamite
finché togliere pietra dalle cave
parve un gioco perfino agli sciancati
fino allora privi dei vantaggi
la pietra rotonda del dio
col buco in mezzo
che ripete l’atollo

Autopsia
per Anna

corpo ridotto zero e allucinate carovane corpo
di pietra nel tenue ridotto alkuna volta
frigide labia ke d’esse
non mi dilettai (per l’idea)
per l’idea della merda alkuna volta
e l’odore di pesce dal tenue
alle dita / et ke trovai sostegno
(altresì fornicando) in straniero
serraglio e misurai sul dorso
sette principali vitia et criminali peccata sul dorso
ridotto zero ke il vecchio
ne fu amareggiato pur avendo
nozioni del commercio e vide l’uovo
schiacciato ululante le foglie
degli occhi del corpo ridotto
zero et ke kontene
la somma possibile del moto e la sostanza l’apparenza e il modo
dell’apparenza et ke kontene
il numero nove uguale due
per la somma possibile del moto e tre le per la sostanza
l’apparenza il modo dell’apparenza
cui risponde
l’essere il non essere il diverso
dall’affermare il reale e il suo contrario
cui risponde
l’amore negli organi del corpo

1

se il colore si allinea parlando
secondo l’alfabeto (rosso e verde, bianco e rosso,
grigio e viola, black & white, ma red & brown, ma le rouge et le noir)
o secondo la violenza del visivo, se il colore corrisponde al dolore
dell’appercezione che varia di lingua in lingua se sia velenoso
cospargere i corpi di colore / avremo i film
del neocapitale o il dilemma
che può provocare un divorzio / esiste
la gastrocellulite del cervello? ti do
pugno nell’occhio e mi pare
dignitoso il metaplastico dell’occhio
che avrà un suo colore poniamo
colore giallo: grotte
per ostelli per il doppio
quadrato la massa per l’interna
potenza per il riso diviso per il
suffisso equatoriale che tutti
ci attanaglia uguale ma il ponte
messo lì non si spiega
dicendo che serve che la gente
ci ha fatto quattrini

Cammina

la Cina su due gambe
aggiungiamo
la bocca le corde vocali occasioni
di un ponte piantato su due gambe ragioni
di una funzione indiretta (il discorso
piacque l’episodio del cannone
con cui, previo avvertimento,
si sgombrò il delta dalle prostitute / sono
cervelli corti e ci vorrebbero cervelli lunghi
anche in pubblicità spiegare
che tra la medicina e l’erbario
la mutua ti dà la scelta spiegare
che non è secondo i gusti che i gusti
li hanno buttati via, che si cerca
di non equivocare
milza rastremata
glottide racemica
cuore plausibile
cervello visibile
fegato di luce
fegato di luce coi suoi filtri
e lo zaffiro che prosciuga i tristi umori libera
dal carcere netta il marcio degli occhi
e placa Dio
tirlo tarlo tirlo tarlo tirlo tarlo
turlo, ma il bianco dell’uovo è l’albume
l’albume del mattino, albuminoso
zaffiro, bocca
e occhi
porte abitabili ponti liquerizie di pelle porosa
per cui la triplice natura
dell’uomo è manifesta l’anima
è forma carnale dello spirito e inciampando
si può fargli male

2

che gli fu ordinato di contare
il diritto e il rovescio
verme schiacciabile in sé
appetibile in sé
ridotto zero et che gli fu ordinato
di non occidere il pisano impunemente
di visitare il limbo
e le sue cavolaie giganti
che fu menato in China et spoliato
nudo (come la mamma etc. lo aveva etc.) e non questo
è il paese del sole, la China, e se questo
è il paese del sole, allora la China
epiteliale, i suffumigi, un giallo
neoplotino dalle lunghe ciglia
e tribolazioni per il muso
per il muso della tinca che va matta
per i fondi melmosi
dove pure l’anima è la forma
carnale dello spirito e si può
fargli male inciampando
dove il nave
contiene lo zaffiro
e lo smeraldo che placa le tempeste
il ritorno    e l’andata è questo limbo
con le sue cavolaie giganti
e questo
non è il limbo, ma la China, e se questa
è la China, allora il limbo
(te lo dico in coscienza) è l’emottisi
del nostro comunismo

3

(nell’aceto
è il verme dell’aceto (per analogia si nega
che un estraneo entri nel palazzo
è perché il dogma
che l’assoluto fa i conti con la storia (la donna prese a scherzare
l’ufficiale si sentì agitato
che la storia
è maschera dell’uovo (il rukh si alzò dall’uovo e dispiegò le ali

che la luce

moltiplicata distende
in dimensioni finite la materia

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